Febbraio 10, 2024 - Luca Rossi
Il gioco d'azzardo online può facilmente trasformarsi da semplice passatempo a una vera dipendenza, ed è esattamente quello che è successo a me. Nel mio caso, Plinko è stato il punto di non ritorno. Quello che iniziò come un modo per rilassarmi dopo una giornata impegnativa si è rapidamente evoluto in una spirale fuori controllo. Ogni volta che iniziavo a giocare, mi immergevo completamente, dimenticando il tempo che passava, e le ore trascorse davanti allo schermo diventavano intere notti insonni. Non riuscivo a smettere, e la mia dipendenza ha iniziato a interferire con ogni aspetto della mia vita. Tuttavia, alla fine, con il giusto supporto e la determinazione, sono riuscito a liberarmi di questo fardello e ritrovare l'equilibrio. Questa è la mia storia di guarigione.
Tutto è iniziato come un modo per staccare la spina dopo una lunga giornata di lavoro. Giocare online mi offriva un’evasione momentanea dai pensieri e dalle preoccupazioni quotidiane. Tuttavia, ciò che sembrava un’attività innocente si è presto trasformato in una vera ossessione. All’inizio, passavo solo poche ore a giocare, ma col passare del tempo, quelle ore sono aumentate drasticamente. Ogni sessione di gioco mi faceva dimenticare i miei impegni, e più giocavo, più sentivo il bisogno di continuare. Ogni volta che raggiungevo un nuovo traguardo nel gioco, provavo una scarica di adrenalina, che mi spingeva a giocare ancora di più. Senza rendermene conto, il gioco d'azzardo online era diventato una parte fondamentale della mia routine quotidiana.
La mia dipendenza dal gioco ha avuto effetti devastanti non solo sulla mia vita personale, ma anche sulla mia carriera. Trascorrevo intere notti davanti allo schermo, e la mancanza di sonno ha iniziato a influire sulla mia concentrazione e produttività al lavoro. I miei colleghi hanno iniziato a notare il mio cambiamento: ero sempre stanco, distratto e incapace di portare a termine i compiti più semplici. La situazione è peggiorata al punto che ho perso una promozione importante, che mi ero guadagnato con anni di duro lavoro. Non solo la mia vita lavorativa era in declino, ma anche le mie relazioni personali ne soffrivano. I miei amici e la mia famiglia non capivano perché fossi sempre distante e perché evitassi ogni occasione di socializzare. Le discussioni erano frequenti, e ho iniziato a isolarmi sempre di più. Il gioco aveva preso il controllo di ogni aspetto della mia vita, allontanandomi dalle persone e dalle opportunità che contavano davvero.
Il punto di svolta è arrivato quando ho perso quella promozione tanto attesa. Era una grande opportunità, e l’ho persa a causa della mia incapacità di gestire la dipendenza dal gioco. Questo evento mi ha costretto a riflettere su quanto la mia vita fosse cambiata. Non ero più la persona ambiziosa e motivata che ero un tempo. Al contrario, mi ero trasformato in qualcuno che preferiva la gratificazione immediata di una vittoria nel gioco piuttosto che costruire un futuro reale e soddisfacente. Questo momento di riflessione mi ha fatto capire quanto profondamente fossi caduto nella trappola della dipendenza. Riconoscere il problema è stato il primo passo verso la guarigione.
Una volta riconosciuta la mia dipendenza, sapevo che non avrei potuto affrontarla da solo. Ho cercato l’aiuto di un terapeuta specializzato in dipendenze, e ho iniziato a lavorare intensamente su me stesso. Con il supporto della mia famiglia e del terapeuta, ho imparato a comprendere meglio le cause profonde del mio comportamento compulsivo. Il processo di recupero non è stato facile: ci sono stati momenti in cui la tentazione di tornare a giocare era forte, ma grazie alle strategie che ho sviluppato durante le sessioni di terapia, ho imparato a gestire queste tentazioni. Anche il sostegno emotivo della mia famiglia è stato cruciale. Sapere che non ero solo in questa battaglia mi ha dato la forza di andare avanti.
Uno degli aspetti più importanti del mio percorso di guarigione è stato riscoprire la bellezza della vita reale. Ho iniziato a impegnarmi in attività che mi facevano sentire vivo: ho ripreso a praticare sport, a incontrare gli amici e a trascorrere tempo con la mia famiglia. Ho anche trovato nuovi hobby, come la lettura e le escursioni all’aria aperta, che mi hanno permesso di staccare la mente dal mondo virtuale e concentrarmi su ciò che conta davvero. Il gioco, che una volta era la mia unica fonte di gratificazione, ha perso il suo fascino man mano che riscoprivo la gioia di vivere nel mondo reale. Ogni giorno che passava senza giocare era una piccola vittoria, e queste piccole vittorie si sono sommate, portandomi a ritrovare il mio equilibrio interiore.
Oggi, posso finalmente dire di essere libero dalla dipendenza dal gioco online. Anche se la tentazione di giocare è ancora presente, so come gestirla grazie agli strumenti che ho acquisito durante il mio percorso di recupero. Il gioco d'azzardo online, come Plinko, può essere allettante, ma ho imparato che è importante stabilire dei limiti e non permettere a un passatempo di prendere il controllo della propria vita. Ora vivo con maggiore consapevolezza e gratitudine per le persone e le esperienze che arricchiscono la mia vita reale. La mia storia dimostra che, anche quando si pensa di essere troppo immersi in un’abitudine dannosa, è possibile cambiare, con il giusto supporto e la determinazione a riprendersi.
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